CoNTRASTIAMO
la violenza educando
al rispetto

Il Progetto EduKanDo punta a promuovere azioni specifiche per la diffusione della cultura del rispetto, con l’obiettivo di arrivare ad un reale superamento delle disuguaglianze e dei pregiudizi, coinvolgendo cittadini di tutte le età, scuole, docenti, famiglie, associazioni e amministrazioni locali.
Il Progetto EduKanDo punta a promuovere azioni specifiche per la diffusione della cultura del rispetto, con l’obiettivo di arrivare ad un reale superamento delle disuguaglianze e dei pregiudizi, coinvolgendo cittadini di tutte le età, scuole, docenti, famiglie, associazioni e amministrazioni locali.

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IL PROGETTO

Il Progetto EduKanDo punta a promuovere azioni specifiche per la diffusione della cultura del rispetto, con l’obiettivo di arrivare a un reale superamento delle disuguaglianze e dei pregiudizi, coinvolgendo cittadini di tutte le età, scuole, docenti, famiglie, associazioni e amministrazioni locali. Il progetto sull’educazione al rispetto, rappresenta l’avvio di un percorso di sensibilizzazione attiva e trasversale, in continua crescita e sviluppo, che coinvolge molteplici esperti ed associazioni qualificate che, con la loro collaborazione, offrono un importante punto di riferimento sui temi inerenti la violenza e ogni forma di emarginazione.

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale”.
(Art. 3 della Costituzione Italiana)

Il metodo
E GLI OBIETTIVI

Omofobia, bullismo, violenza sulle donne, discriminazione di genere, razza e religione, difficoltà di relazione e di integrazione, sono tutte tematiche apparentemente differenti ma contraddistinte dallo stesso comune denominatore, la violenza.
Identifichiamo la violenza come un evento potenzialmente generato dalla presenza contemporanea di tre elementi:
un carattere negativo, predominante e/o instabile (AGGRESSORE) con un carattere debole e insicuro (VITTIMA) ed una errata gestione della situazione (INNESCO).
Se da un lato, si adottano strategie volte ad evitare l’insorgenza nell’allievo, di tutte quelle distorsioni caratteriali tipiche dell’AGGRESSORE, dall’altro, si propone ai soggetti più fragili, un percorso di riconoscimento delle proprie potenzialità e capacità, affinchè non assumano l’atteggiamento tipico del ruolo della VITTIMA.
In ogni caso, l’obiettivo è quello di insegnare a gestire situazioni di rischio e ad evitare l’INNESCO dell’aggressione.

Corso di autodifesa?  Si ma meglio prevenzione e cultura del rispetto.
Il metodo segue necessariamente logiche e strategie differenti essendo rivolto a bambini, adolescenti e adulti di ogni età. Oggi siamo purtroppo tempestati da proposte di corsi che tentano di contrastare la violenza con altrettanta violenza! Non vogliamo proporre l’ennesima scuola di botte. L’idea è quella di lavorare principalmente sui diversi stadi del percorso: PREVENZIONE: educazione al rispetto. Non potranno esserci aggrediti senza futuri aggressori. Gestione dell’impulsività e dell’aggressività. PROTEZIONE: accrescimento dell’autostima, consapevolezza delle proprie qualità, con accurati programmi di allenamento che indirizzino alla scoperta delle proprie potenzialità fisiche, mentali e caratteriali. GESTIONE: capacità di gestire e controllare situazioni a rischio. Gestione della paura, controllo delle emotività sviluppo della forza di volontà. Capacità di individuare le manifestazioni emotive o i caratteri della personalità dell’aggressore, i suoi punti deboli, le parti vulnerabili, i tempi, i luoghi e le modalità di intervento.

Associazioni certificate, promotrici del progetto